sabato 9 febbraio 2013

PROIBIZIONISMO


Tutto intorno a noi, in questo nostro luccicante mondo capitalista, respira di proibizione; e tutto ciò che ci è consentito fare, alla fine è finalizzato alla maggiore efficienza ed al profitto (non tuo, ovviamente, ma dei tuoi padroni).

Ormai non si può più bere, fumare, mangiare, scopare, drogarsi, etc...

Praticamente tutto quello che dava piacere e divertimento è ufficialmente proibito...oppure fa male.
La vita è diventata una squallida sequela di ansia e noia.
E di proibizioni.

E lo sai perchè?
Perchè devi lavorare e produrre vecchio, e tutto ciò che si mette di traverso (rispetto a questo obbiettivo primario), è male!

Se ti ubriachi o ti fumi un cannone non rendi più quanto dovresti rendere sul lavoro...
Se ti ammali, invece di essere una macchinetta chhe lavora, produce e consuma, diventi un peso per la "società".
E allora basta alcool, basta fumo, basta tutto ciò che può impedirti di concentrarti sull' unico, vero, grande scopo della vita: lavorare e consumare!

Quando ero piccolo, mio nonno paterno mi raccontava che quando era un po' più giovane (anni 50/60) nel mio paesino, c'erano ancora le osterie (posti magnifici e molto familiari) che accoglievano i suoi compaesani alla fine di una giornata di lavoro.

Erano l'equivalente italiano dei Pubs anglosassoni.

Mio nonno (come quasi tutti i suoi coetanei) ne era un assiduo frequentatore e un suo cugino ne gestiva addirittura una!
Insieme ai suoi amici si faceva delle robuste bevute di vino e all'ora giusta tornava a casa per la cena.
Le osterie erano i posti dove i paesani si frequentavano, parlavano, si confidavano, facevano affari e "cementavano" le loro amicizie.
E non c'era delinquenza; non si facevano sopraffare da essa, perchè i malviventi vincono contro i singoli, ma perdono contro le comunità unite.

E difatti mi diceva che non aveva mai sentito parlare di delinquenza, fino a quando quello spirito di "amicizia fraterna" ha pervaso i rapporti fra gli abitanti di Fornaci.

E poi...è arrivata la TV e la gente ha iniziato a rinchiudersi in casa (e in sè stessa) e a non frequentare più quei posti fantastici. I rapporti, progressivamente; hanno cominciato a raffreddarsi e le amicizie si "sfaldavano", così nel giro di poco tempo ognuno si è ritrovato solo con sè stesso, nell'indifferenza di tutti gli altri, e la delinquenza ha cominciato ad infiltrarsi, prima, nelle case (con piccoli furti) e poi nelle coscienze!

I "modelli di felicità" che ti presentava la televisione ( ricchezza, fighe, vacanze, etc...) non erano più alla portata di quei suoi ( e miei) compaesani e, quindi, per ottenerli, bisognava rubare...e in grande.

Questo è il progresso che ci ha portato la TV e, più tardi, internet e facebook ; l'isolamento dagli altri ed il miraggio di una vita luccicante e mondana che, come conseguenza, non ha fatto altro che incentivare il proliferare del crimine e della schiavitù.

E così, le osterie hanno chiuso e la gente non si incontra quasi più per parlare e confrontarsi.
E il mondo è diventato certamente peggiore!

E non solo! Se la pula ti becca alticcio, adesso, ti spezza la patente in faccia e ti obbliga a frequentare centri tossicologici (come è successo al sottoscritto) come se fossi un perfetto alcolizzato.
Così tu non vai più neanche al ristorante e, se proprio vuoi, t'imbriaghi in casa.

Da solo.

Hai capito?

Qualsiasi potere vuole che tu sia solo, è per questo che ti impone i divieti, perchè insieme agli altri potresti essere pericoloso.
Divieti che, alla fine della fiera, valgono solo per te (e quelli come te).

Am_