In una
recente discussione sostenevo che le "medie", per definizione, sono
"mediocri" ("medius" dal latino) e, quindi, rappresentano
(se parliamo di una popolazione) vizi e virtù "medi" della stessa.
Sostenevo
anche che (se parliamo di elezioni) ogni elettore vota i candidati che più lo
rappresentano (quindi con i vizi e virtù simili ai suoi) e, quindi, il sistema
democratico a suffraggio universale elegge, necessariamente, i candidati che
più rappresentano (sempre in termini di vizi e virtù) la "media"
della popolazione votante.
Tutto
chiaro no?
Fin qui
non ho espresso alcuna opinione, ma una semplicissima relazione matematica.
Mi sembra
scontato che una popolazione (ad esempio) "prevalentemente" omosessuale,
voterà degli omosesuali, oppure che una maggioranza di elettori islamici,
voterà dei candidati musulmani.
Ancora una
volta...el'n fa 'na piga!
Da ciò ne
facevo derivare (l'ovvia) conclusione che: le classi politiche italiane,
rappresentano perfettamente vizi e virtù medi della popolazione di questo
paese. Che, in sintesi, significa che abbiamo i politici che (mediamente)
ci meritiamo.
Da quanto
sopra, ne facevo discendere un'altra ovvia conclusione: se vogliamo
"migliorare" gli eletti (e, quindi, i governanti) dobbiamo
necessariamente "migliorare" il livello degli elettori e, quindi,
alzare la "media" degli stessi.
Facciamo
un esempio:
se il
quoziente intellettivo medio degli italiani (col diritto al voto, si capisce)
fosse 115 (da cui probabilmente ne deriverà che anche il QI medio degli eletti
sarà di 115), e volessimo alzare il livello di intelligenza media degli eletti,
dovremmo impedire di votare a tutti coloro il cui QI sia inferiore a 115. In
questa maniera, il QI medio degli elettori si innalzerebbe a circa 125 e, per
logica conseguenza, avremmo governanti molto più intelligenti.
Che poi
possiamo applicare lo stesso ragionamento, così come sopra all'intelligenza, ad
altre caratteristiche: onestà, competenza politica, intuito.... eccetera.
In pratica sostenevo di dover limitare il voto alla parte migliore della popolazione, in modo da avere (come
conseguenza) degli eletti migliori. In sostanza: "un'operazione di
selezione degli elettori"che, per naturale conseguenza, dovrebbe condurre
ad un "innalzamento del livello degli eletti".
In questi tempi di antieroismo e pincopallinismo, quando esci con una sparata come questa c'è sempre qualche depresso cronico
che si alza ed inveisce per farti notare quanto sei arrogante, e..."chi
sei tu per stabilire chi vota e chi no?" O "sbassa la cresta" ecc ecc...
Inomma...chi stabilisce il merito?
Fioi, io non lo so, esprimo solo dei pareri ma, una
selezione degli elettori potrebbe avvenire secondo parametri molto semplici.
Ad esempio:
· Licenza di scuola media superiore come titolo di
studio minimo;
· Età minima 25 anni;
· Età massima 70 anni;
· Nessuna condanna penale.
Solo applicando questa semplicissima griglia,
innalzeremmo decisamente il livello medio degli elettori (e, quindi, degli
eletti) secondo me.
Potremmo, volendo, rendere ancora più severa la
selezione, imponendo un Quoziente di intelligenza "minimo" di 115, ma
capisco che questo "sbarramento" sarebbe di più difficile (ma non
impossibile) attuazione.
Sinceramente non ci vedo nulla di complicato (ne
tanto meno di arrogante) nel metodo di selezione degli elettori : sarebbero
regole chiare e valide per tutti.
Siamo sicuri che così facendo otterremmo un
"innalzamento" del livello medio degli elettori?
A me sembra indubbiamente di si, ma comunque sono
pronto ad accettare "dimostrazioni" diverse.
Ma forse per certi peracottari depressi cronici è
più importante che gli altri abbassino la
cresta invece che
chiedersi veramente se c'è (e quale può essere) una maniera per eleggere
qualcuno "meglio" di quelli che fino ad ora, in maniera
incontrovertibile, hanno ridotto questo paese alla quasi totale bancarotta.
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